venerdì 28 ottobre 2011

Venerdi 28 ottobre. Non mi ricordo il giorno dell'inizio ma la fine rimarrà stampata.

Ci ho pensato molto, alla fine ho deciso di inviarti questa mail perchè è la prima volta che faccio una cosa del genere e perchè ci tenevo a dirti alcune cose prima che mi chiuda a riccio e che diventi ancora piu' orso di quello che sono.
Te le vorrei dire a voce ma ho paura che possa essere frainteso e che tu possa pensare che siano delle frasi dettate solo dalle circostanze. E poi per dirtele a voce avrei dovuto stressarti tutti i santi giorni, cosi invece ti stresso una volta e basta.
Come ben sai non sono Leopardi, quindi poche pugnette con sintassi ed errori di ortografia.
Perdonami se ogni tanto scado nel patetico ma vorrei vedere tè al mio posto, mi hai sconvolto la vita tre volte, quando ti ho conosciuto, quando ti ho frequentato ed ora che mi hai lasciato.
Segue il mega polpettone scritto ogni giorno, pensa che palle se ogni santissimo giorno dal 28 ad oggi ti saresti dovuta sorbire un ex alle costole che ti tempestava di messaggini patetici e ripetitivi (sottolineo il ripetitivo perchè credo di esserlo stato in piu' parti).
Non è molto, ma non ho mai fatto una cosa del genere per nessuno, lo so che per tè sarà uno stronzata ma questa della lettera mi mancava.
Venerdi 28 ottobre. Non mi ricordo il giorno dell'inizio ma la fine rimarrà stampata.

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